Bulletin n. 1/2017
June 2017
INDICE
  • Section A) The theory and practise of the federal states and multi-level systems of government
  • Section B) Global governance and international organizations
  • Section C) Regional integration processes
  • Section D) Federalism as a political idea
  • Claudio Filippi
    Il G20 di Hangzhou, la crisi dell’Occidente e le responsabilità degli europei
    in Federalista (Il)/Federalist (The) , Anno LVIII, n. 2-3 ,  2016
    Il Fondo monetario internazionale ha pubblicato in ottobre il World Economic Outlook del 2016 in cui analizza gli ultimi sviluppi dell’economia e della finanza mondiali. La crescita della produzione mondiale continua a essere sostenuta (il FMI prevede una crescita del 3,1% nel 2016), guidata dall’Asia, e dall’India in particolare (con una crescita intorno al 7,5%), mentre “nelle economie avanzate, la prospettiva di una crescita debole e soggetta a forti incertezze e a rischi di ricadute negative può alimentare un ulteriore malcontento politico e far guadagnare ulteriore consenso ai programmi politici anti-integrazione”. A preoccupare il FMI è in particolare la situazione del commercio internazionale: “la crescita del commercio globale si è ridotta in modo significativo negli ultimi anni. Dopo la brusca caduta e l’ancora più forte rimbalzo a seguito della crisi finanziaria globale, il volume del commercio mondiale di beni e servizi è cresciuto di poco più del 3 % all’anno dal 2012, meno della metà del tasso medio di crescita durante i tre decenni precedenti. Il rallentamento della crescita del commercio è notevole, soprattutto se confrontato con i dati storici del rapporto tra la crescita del commercio e quella dell’attività economica globale. Tra il 1985 e il 2007, il commercio mondiale reale è cresciuto in media due volte più velocemente del PIL globale, mentre negli ultimi quattro anni ne ha a malapena tenuto il passo”. Nell’analizzare le cause di questo fenomeno, il FMI si chiede se sia soltanto un sintomo della debolezza generale del contesto economico oppure, al contrario, se le politiche di restrizione degli scambi commerciali abbiano un ruolo importante in tal senso.
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